Ca’ Edimar si interroga sull’accoglienza dei profughi

Dopo la riunione del Consiglio della casa di Ca’ Edimar, Mario Dupuis ha inviato una lettera al Vicario Generale della Diocesi di Padova. mons. Paolo Doni.

Riportiamo il testo:
Le scrivo a nome delle tre famiglie volontarie dell’Associazione “Edimar” che vivono a Ca’ Edimar, una casa di accoglienza nata nel 2001 per minori e che si è evoluta in un “villaggio” dove oggi vengono accolti non solo minori ma anche giovani e adulti soli, senza casa e spesso senza lavoro e mamma con bambini senza un nucleo parentale di riferimento.

A Ca’ Edimar l’ospitalità è un bene, un bene innanzitutto per chi la offre prima ancora per chi la riceve, perché ci fa entrare di più nel mistero della vita e del dono grande che Dio ci ha fatto di potere conoscere, attraverso Suo Figlio Gesù, il Destino Buono a cui attraverso questa vita, pur piena di fatiche, dolori, contraddizioni, siamo chiamati.

Ci siamo anche noi interrogati, sentendo l’invito paterno e autorevole di Papa Francesco e leggendo la lettera dei Vicari Foranei della Diocesi di Padova e siamo qui a dare la nostra disponibilità all’accoglienza di profughi che arrivassero a Padova.

Tenendo conto della struttura di Ca’ Edimar e delle varie case di accoglienza presenti al suo interno, noi possiamo accogliere:
– madri con figli
– giovani maggiorenni che intendono studiare o lavorare.