Hai già deciso il tuo futuro?

Per i ragazzi di terza media si avvicina il momento della scelta delle superiori; molti studenti però non hanno ancora le idee chiare su quale scuola superiore scegliere dopo le medie. Quale scuola è più adatta a voi? 

Per capirlo bisogna informarsi bene, ecco perché il Polo di apprendimento offre la possibilità degli sportelli di orientamento e riorientamento rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Centro difficoltà d’apprendimento: un aiuto per numerosi bambini

Lunedì 26 ottobre 2015 presso il Rettorato dell’Università di Padova si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei risultati sugli interventi effettuati su bambini con difficoltà d’apprendimento.

I risultati sono stati effettuati da parte del Centro Regionale gestito dalla Fondazione Opera Edimar, con la consulenza scientifica dell’Università di Padova e con gli altri Centri della rete “Polo apprendimento sparsi in tutta Italia. La prof.ssa Daniela Lucangeli, Prorettore alla continuità formativa scuola-università-lavoro, portando il saluto del Rettore impossibilitato a partecipare, ha sottolineato la crescita che ha avuto nel corso degli anni tale progetto: iniziato infatti nel 2006, con esso si è risposto ad un immane bisogno di aiuto che le scuole stesse richiedevano dal momento che da sole non sono in grado, per questi problemi specifici, di rispondere ai problemi di apprendimento che si vengono a riscontrare durante il loro impatto con l’esperienza scolastica. Da questo punto di vista l’alleanza scuola-famiglia-centro si è dimostrata fondamentale.
La dott.ssa Lucia Micheletto, coordinatrice del Centro, ha illustrato i risultati attraverso un documento di sintesi elaborato dai ricercatori universitari coinvolti nel progetto.
Mario Dupuis, Presidente della Fondazione Opera Edimar, ha ringraziato l’Università per la forte collaborazione dimostrata in questi anni e, in particolare, ha ringraziato la Fondazione CARIPARO per aver investito in tutti questi anni finanziando gli assegni di ricerca che l’Università ha assegnato a giovani competenti. “Finanziando questo progetto – ha detto Dupuis – la Fondazione Cariparo ha permesso allo Stato di investire bene la cifra di 900.000 € all’anno, cioè la spesa complessiva per la frequenza scolastica di circa 60 bambini, seguiti ogni anno dal Centro di Padova. Senza questo sostegno di 58.000 € all’anno finalizzato a coprire gli assegni dati ai professionisti scelti dall’Università di Padova, la stragrande maggioranza di questi ragazzi sarebbe andata incontro ad un insuccesso, cominciando perciò, già da bambini, un percorso scolastico difficoltoso. Questo ci fa dire che con circa 60.000 € all’anno la Fondazione Cariparo permette allo Stato di investire con successo 900.000 €!”.

Da sinistra a destra: Dott.ssa Daniela Lucangeli e Mario Dupuis
Da sinistra a destra: Dott. Daniela Lucangeli, Mario Dupuis (Presidente Fondazione Opera Edimar) Lucia Micheletto (coordinatrice del Polo Apprendimento)

L’allegato mostra la sintesi del rapporto 2013-2015 sul progetto “L’apprendimento difficile: un progetto dell’efficacia del potenziamento dello sviluppo prossimale nelle learning disabilities“.

Progetto Attivamente 2015-2016

Per l’anno scolastico 2015-16 la Fondazione Cariparo ha scelto, come per l’anno 2014-15, la Fondazione Opera Edimar per continuare nelle scuole i percorsi di metodo di studio.

L’iniziativa prevede che vengano proposti alla classe i seguenti argomenti:

– la motivazione allo studio;
– l’organizzazione dello studio;
– lavorare sul testo con efficacia;
– lavorare sul testo con efficacia;
– tecniche di elaborazione del testo;
– metodo di studio e meta cognizione;
– prepararsi alle prove di verifica orali;
– prepararsi alle prove di verifica.

Il progetto Attivamente è rivolto a tutte le scuole secondarie di primo e di secondo grado.
Le scuole coinvolte sono quelle delle province di Padova e Rovigo e possono iscriversi entro il 2 ottobre.

Attenzione: le iscrizioni non possono essere fatte direttamente alla Fondazione Opera Edimar!

Per ulteriori informazioni le scuole possono leggere e scaricare l’opuscolo Attivamente della Fondazione Cariparo.

Qui puoi conoscere tutti i servizi alle scuole!

250 persone invadono Edimar, ed è subito festa!

Domenica 8 novembre più di 250 ragazzi e adulti dei Gruppi dei “Cavalieri”, un grande movimento di ragazzi delle medie nato dentro l’esperienza di Comunione e Liberazione.

Un gruppo nato dall’intuizione dell’indimenticabile Don Giorgio Pontiggia hanno vissuto con Mario Dupuis e le altre famiglie di Ca’ Edimar una giornata di festa.
Nel dialogo con loro Mario Dupuis ha cercato di comunicare il valore delle “case” che nascono dentro l’esperienza cristiana, le case fatte dalle famiglie come i monasteri oppure case particolari come Ca’ Edimar…case che sono i “terminali” dell’unica grande dimora che é la Chiesa. E l’origine di tutte queste case é nella prima casa in cui il Mistero fatto carne, Cristo, ha iniziato ad “abitare”: il grembo di Maria e poi la casa di Nazareth, senza la quale Giovanni e Andrea non avrebbero potuto dire “Maestro, dove abiti?” e Cristo non avrebbe potuto rispondere “Venite e vedete” (“la formula del cristianesimo, direbbe don Giussani). “E rimasero con lui tutto il giorno”. La presenza di queste case é il dono più grande che possiamo fare agli uomini di oggi, ragazzi, giovani o adulti che siano, che cercano una “dimora” dove poter dire “qui posso respirare”.

Ca’ Edimar si interroga sull’accoglienza dei profughi

Dopo la riunione del Consiglio della casa di Ca’ Edimar, Mario Dupuis ha inviato una lettera al Vicario Generale della Diocesi di Padova. mons. Paolo Doni.

Riportiamo il testo:
Le scrivo a nome delle tre famiglie volontarie dell’Associazione “Edimar” che vivono a Ca’ Edimar, una casa di accoglienza nata nel 2001 per minori e che si è evoluta in un “villaggio” dove oggi vengono accolti non solo minori ma anche giovani e adulti soli, senza casa e spesso senza lavoro e mamma con bambini senza un nucleo parentale di riferimento.

A Ca’ Edimar l’ospitalità è un bene, un bene innanzitutto per chi la offre prima ancora per chi la riceve, perché ci fa entrare di più nel mistero della vita e del dono grande che Dio ci ha fatto di potere conoscere, attraverso Suo Figlio Gesù, il Destino Buono a cui attraverso questa vita, pur piena di fatiche, dolori, contraddizioni, siamo chiamati.

Ci siamo anche noi interrogati, sentendo l’invito paterno e autorevole di Papa Francesco e leggendo la lettera dei Vicari Foranei della Diocesi di Padova e siamo qui a dare la nostra disponibilità all’accoglienza di profughi che arrivassero a Padova.

Tenendo conto della struttura di Ca’ Edimar e delle varie case di accoglienza presenti al suo interno, noi possiamo accogliere:
– madri con figli
– giovani maggiorenni che intendono studiare o lavorare.

Caos migranti: l’intervento di Mario Dupuis su Il Sussidiari.net

Caos migranti, la domanda che viene “prima” dell’accoglienza, dei vertici e delle quote.

Caro direttore,
in questi ultimi giorni con l’imponente aumento di profughi in arrivo in Europa, sta aumentando anche lo smarrimento della gente: si sta discutendo molto sulla necessità di fermare il flusso intervenendo nei Paesi di origine o di assicurare rigide distinzioni tra chi è veramente profugo da paesi in guerra e chi no, fino a dibattere, soprattutto nel mondo cattolico, sulla eventuale preferenza da dare a profughi cristiani, siriani in particolare, perseguitati dall’Isis.
La mia esperienza nel villaggio di accoglienza “Ca’ Edimar“ a Padova, iniziata nel 2001, mi fa dire che c’è qualcosa che viene prima di tutto questo, e la drammatica circostanza in cui siam o, per l’imponenza del problema che presenta, ha comunque un merito: che l’accoglienza del diverso da sé esce dai luoghi tipicamente preposti a questo (opere sociali, comunità, adozioni, etc.) e rappresenta una domanda e una grande opportunità per tutti, cristiani e non.
Si, c’è qualcosa che viene prima del “posso o non posso” – è giusto non è giusto – serve o non serve. È la domanda a cui il cuore dell’uomo, di ogni uomo non può sfuggire ed è quella che introduce il bellissimo titolo del prossimo Meeting di Rimini “Tu sei un bene per me”.
Nessuna paura per i lettori: lasciare che il cuore affermi questa verità suprema dell’essere, “Tu sei un bene per me”, non significa immediatamente e meccanicamente “allora ti accolgo a casa mia”: è molto di più, non confinabile e misurabile nell’atto concreto di solidarietà che poi può nascere. È allargare la propria umanità, fatta di ragione e cuore, fino ai confini ultimi del mistero della vita e perciò della persona, di qualunque persona.
quando ho portato il primo ragazzo di strada a casa mia, nell’ormai lontano 1996, l’esito non è stato innanzitutto la decisione di accogliere altri, ma che, guardando nell’estraneo fino ad arrivare a scorgere ciò che mi univa a lui e non me lo rendeva più estraneo, ho guardato i miei figli e mia moglie con più verità. Non occorre la fede per fare questo percorso. Basterebbe essere leali con se stessi, partendo da domande semplicissime e disarmanti come quella che mi faccio ancora davanti ad ogni persona bisognosa che bussa alla porta di Ca’ Edimar o che vedo nei crocicchi della strada a chiedere la carità: che meriti ho io per non essere nato e cresciuto in un ambiente che mi avrebbe portato ad essere come loro? Ho forse scelto io di nascere dove sono nato e non in un villaggio del Brasile dove scappa a otto anni, come fu per Edimar, e diventare menino de rua per sopravvivere? Ricordo quando don Giussani ci raccontava di sua mamma che, quando era piccolo, rimboccando le coperte del suo letto era solita dire al figlio: “Pensiamo ai poveri […] pensiamo a quel che è successo in Giappone, pensa alla guerra che c’è in Cina”.

L’articolo è stato pubblicato su Il Sussidiario

Gli ospiti dell’Anffas cucinano “Il pane della solidarietà”

Da giugno è partito il progetto del pane della solidarietà con l’Associazione Anffas con lo scopo di produrre il pane e donarlo ai poveri.

La tradizionale esperienza di carità che si svolge a Ca’ Edimar da molti anni si è arricchita dal mese di giugno di un nuovo gruppo “speciale” di volontari; si tratta infatti di alcuni ospiti del Centro Diurno dell’Associazione Anffas di Padova che ogni venerdì mattina contribuiscono alla produzione del pane nel “laboratorio di panificazione”. Sono attività di crescita personale molto significative, da questi incontri settimanali nasce una grande solidarietà e amicizia che esalta lo scopo per cui Ca’ Edimar c’è.
Verso ora di pranzo queste persone tornano al loro Centro, confinante con Ca’ Edimar, liete e soddisfatte di portare il pane fresco per il pranzo con gli altri amici ospiti del centro. 

I ragazzi dell’Anffas iniziano la lavorazione dell’impasto.

Durante la preparazionedel pane.

I ragazzi si portano via il pane da distribuire alle persone povere.

7 giugno 2013: presentato un nuovo video sul Centro per le difficoltà di apprendimento

Il 7 giugno è stato presentato, al centro culturale San Gaetano, il Bilancio Sociale 2012 della Fondazione, giunto quest’anno alla decima edizione.
Con l’occasione la Fondazione ha presentato, tramite video ed interviste, 5 progetti significativi tra i moltissimi finanziati.
Uno di questi riguarda il Centro Regionale di ricerca e servizi educativi per le difficoltà di apprendimento della Fondazione Opera Edimar, la cui attività di ricerca è svolta in collaborazione con l’Università di Padova.

Tra i presenti, da sinistra il presidente Camera di Commercio Roberto l’Assessore al Sociale del Comune di Padova Verlato, il presidente della Provincia Barbara Degani, il Vicario Vescovile mons. Paolo Doni, il Prefetto di Padova Ennio Maria Sodano. in fondo a destra il prof. Mario Dupuis.

Durante l’incontro, alla presenza delle varie Autorità della città di Padova, sono intervenuti, intervistati dal giornalista Giuseppe Jori, la prof.ssa Daniela Lucangeli, responsabile scientifico del Centro, il prof. Dupuis Mario, presidente della Fondazione Opera Edimar e la dr.ssa Lucia Micheletto, presidente del Polo Apprendimento, nato proprio per la ”gemmazione” di altri centri in Italia con l’esperienza di Padova. Il prof. Dupuis ha lanciato il titolo del progetto della Fondazione Opera Edimar per l’attività del Centro per il biennio 2013-2015: “Sono un bambino, non sono una diagnosi”.

Leggi la notizia sul Mattino di Padova.it

Nasce “Il pane delle solidarietà” di Ca’ Edimar

Il 12 novembre 2009 nasce dall’incontro e dalla collaborazione tra il Sindacato Panificatori di Ascom-Confcommercio di Padova, il Gruppo Regionale Panificatori Confcommercio e l’Opera Edimar (Associazione Edimar, Cooperativa la Dimora, Fondazione Opera Edimar) che ha portato alla creazione a Ca’ Edimar del Laboratorio di panificazione “Renato Fornasiero” inaugurato il 4 giugno 2009.

Il Progetto “Pane della Solidarietà” è nato dall’opportunità di mettere a regime la sinergia tra gli attori sopra indicati, valorizzandone esperienzeprofessionalitàrisorse, a favore di soggetti disagiati che possono trovare “nell’arte di far il pane” un’opportunità interessante in termini innanzitutto di “riconquista del sé” ed anche di produttività lavorativa.
In particolare le fasce interessate sarebbero:

– giovani coinvolti in esperienze di “abbandono educativo dovute a situazioni familiari difficili e problematiche e per i quali tale pesante difficoltà ha comportato una grave demotivazione all’impegno sociale e lavorativo;
– giovani appartenenti a famiglie di immigrati extracomunitari per i quali risulta impraticabile sia l’inserimento in ambito formativo sia l’immediato inserimento nei normali contesti lavorativi;
– persone problematiche che hanno più di 18 anni e che fanno fatica, da sole, ad inserirsi nel contesto lavorativo e/o permangono in situazioni di precariato;
– altre categorie di persone socialmente svantaggiate, di norma in carico alle istituzioni pubbliche competenti (servizi sociosanitari ed educativi, centri per l’impiego ecc.) con le quali progettare dei percorsi personalizzati di inserimento lavorativo che favoriscano la crescita personale e professionale.

Gli obiettivi sono:
– usufruire del laboratorio di panificazione nei giorni della settimana in cui non è impegnato per altre attività formative, sotto la direzione di panettieri assunti ad hoc dalla Cooperativa Sociale La Dimora.
– formare al mestiere del “fornaio” disoccupati e soggetti svantaggiati inviati dalla Caritas diocesana;
 sfornare pane fresco che quotidianamente verrà distribuito gratuitamente ai seguenti enti: Associazione Universale “Pane dei poveri” , Mensa dei poveri “San Leopoldo”- Frati Minori Cappuccini, una comunità che ospita donne con disturbi psichici, Fondazione banco alimentare – Associazione “La formica” di Padova.

La conferenza stampa presso la fondazione di Antonveneta.

Presenti alla confenza stampa (da sinistra): Mario Dupuis per Ca’ Edimar, il Presidente dei Panificatori di Padova Luca Vecchiato, il Direttore della Fondazione Antonveneta Bruno Bianchi, l’Assessore Servizi Sociali di Padova Claudio Sinigaglia, il Direttore della Caritas Diocesana don Gianfranco Zenatto.